23 ottobre 2023 – “La notte dei senza dimora”, l’evento cittadino organizzato dalla rete dei servizi per la grave marginalità “Vicini di strada”, che si è svolto venerdì 20 e sabato 21 ottobre, ha avuto il suo epilogo a Casa Nazareth, con la mostra di dipinti e lampade realizzate a mano dalle persone – non solo senza dimora – che frequentano i laboratori artistico-animativi al Centro Diurno “L’Incontro” della Caritas diocesana (organizzati in collaborazione con la stessa rete e con la Cooperativa Symploké), e con una cena condivisa dagli ospiti della mensa di solidarietà e dai numerosi visitatori presenti, che hanno apprezzato le opere esposte e anche il cibo offerto nelle due sale della mensa.
Un momento speciale – coordinato dai responsabili e dai volontari dell’Associazione Incroci, uno degli enti coinvolti nella gestione della mensa – di reale condivisione nell’ambito della “Notte dei senza dimora” che ha lo scopo di coinvolgere la cittadinanza, affinché prenda coscienza di cosa significhi vivere in condizione di marginalità e per riflettere insieme sul contesto sociale in cui viviamo.
A Casa Nazareth erano presenti gli ospiti artisti con i loro “insegnanti”: l’architetto e artista comasco Doriam Battaglia, che da alcuni anni coordina il laboratorio di pittura, e l’artista Maria Donata Bitondo, che ha permesso di realizzare la produzione di lampade con l’utilizzo di materiale di riciclo.
«Per la pittura ho cercato di trasmettere loro alcune capacità tecniche, l’utilizzo dei pastelli e poi l’uso dei più ostici colori ad olio, lasciandoli sempre liberi di esprimere la loro creatività, anche in base alla loro provenienza, alla loro cultura e alle loro condizioni di vita – dice Doriam – In questi anni oltre 130 ospiti hanno frequentato il laboratorio, sia italiani sia stranieri e non solo persone senza dimora, ma anche cittadini comaschi residenti. Alcuni erano già capaci, altri sono partiti da zero. A questi ultimi ho trasmesso fiducia e voglia di mettersi in gioco e in poco tempo i risultati sono arrivati, anche con loro grande stupore e soddisfazione. È stata un’esperienza arricchente anche per me e sono a tutti loro riconoscente».
Anche la disegnatrice e artista Maria Donata Bitondo, comasca di adozione, ha deciso oltre due anni fa di mettere al servizio degli ospiti la propria esperienza artistica, coordinando il laboratorio creativo per la realizzazione di lampade ornamentali realizzate con materiali di riciclo. «Dopo aver già collaborato con Doriam nel laboratorio di pittura, sono stata coinvolta nel nuovo progetto delle luci nei mesi successivi alla pandemia – afferma Maria Donata – L’obiettivo è utilizzare materiali di scarto, per ridare nuova vita a oggetti “buttati via”. Tutto può ricominciare, basta guardarlo con occhi diversi, andando oltre l’apparenza. È stato bello lavorare con gli ospiti del Centro, una dozzina di persone, e grazie al loro impegno sono state costruite una quarantina di lampade, messe in mostra anche in altri allestimenti. Ringrazio tutti per il loro impegno e la grande disponibilità di mettersi in gioco, scoprendo man mano di saper fare oggetti belli e anche utili. Personalmente ho ricevuto tanto da loro, più di quanto sono riuscita a dare».
Tra le opere esposte anche alcuni dipinti di Attilio, da tempo ospite del Centro Diurno di via Giovio.
«Quando ho iniziato non sapevo fare nulla. Poi piano piano ho capito che potevo farcela anch’io. Questi sono i miei lavori… non credevo di avere queste capacità e oggi sono contento di poter continuare a dipingere nel laboratorio. Mi fa stare bene».
Anna ha partecipato al laboratorio di pittura pur non essendo utente del Centro. Ci mostra con orgoglio il suo quadro fatto a matita, non ancora terminato.
«Ho voluto riprodurre il famoso dipinto di Géricault “La zattera della medusa” perché per me rappresenta la disperazione e la speranza di chi lascia il suo Paese e inizia un pericoloso e a volte tragico viaggio in mare».
Presente all’evento anche Paola Della Casa, coordinatrice di “Vicini di strada” e attiva nella rete dei servizi per la grave marginalità del territorio comasco, che ha a cuore le persone in situazioni di fragilità e che comprende una ventina di organizzazioni di volontariato: «L’obiettivo di “Vicini di strada” è quello di sensibilizzare la città sulla realtà delle persone senza dimora – ricorda Paola – In questi ultimi anni si sono organizzate parecchie iniziative – laboratori artistici, mostre, incontri, spettacoli in collaborazione con enti e associazioni – che hanno avuto un ottimo apprezzamento da parte dei cittadini. Segno che la città non è indifferente a questa problematica. E anche questa sera la partecipazione di tante persone a questa mostra, che fa parte del progetto “Strade verso casa” in collaborazione con il Comune di Como, lo dimostra ancora una volta. Ed è bello che la location sia stata pensata proprio a Casa Nazareth dove è attivo il servizio quotidiano della mensa di solidarietà per i senza dimora della città».
Alessio Cantaluppi è operatore della Caritas diocesana di Como e responsabile del Centro Diurno “L’Incontro” di via Giovio 42: «I laboratori frequentati al Centro Diurno sono esperienze coordinate dalla rete “Vicini di strada”, sono gestiti operativamente dalla Cooperativa Symploké, grazie al coinvolgimento dell’operatore Luca Marchesi, e dallo stesso Centro di Caritas che, a suo tempo, aveva iniziato per primo questa bella esperienza. Ora non ci resta che proseguire. Il mio personale “grazie di cuore” a tutti i partecipanti, a Doriam, a Maria Donata, ai tanti volontari che rendono vivo il Centro e a tutte le realtà coinvolte».
E anche la grande famiglia di Casa Nazareth con i suoi operatori, le bravissime cuoche e i numerosi e preziosi volontari ringraziano tutti per la bella condivisione.
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